
Fotografare la neve – i limiti dell’esposimetro
Grazie al nostro video corso di fotografia abbiamo molti utenti che ci pongono domande davvero interessanti, e ad una di queste abbiamo deciso di rispondere con un articolo del nostro blog.
Ci è stato chiesto infatti quali vantaggi può dare l’utilizzo della sovraesposizione o sottoesposizione, cioé per quali motivi in buona sostanza a volte non ci si deve fidare dell’esposimetro della fotocamera reflex. Questo può è un tipico caso che si riscontra nel fotografare la neve.
Ebbene questa domanda non poteva capitare in un periodo più azzeccato, dato che in questi giorni la neve sta imperversando in tutto il nord Italia, e nemmeno Ferrara è stata risparmiata.
Esposimetro e foto sulla neve
Fotografare la neve, infatti, è un classico esempio di situazione in cui l’esposimetro sbaglia, perché l’immagine che andiamo a catturare è costituita in gran parte (si presume) da aree bianche, e questo viene visto dall’esposimetro come un’immagine molto luminosa. La fotocamera, se in modalità automatica o Tv o Av, tenderà dunque a chiudere un po’ il diaframma e/o ad accelerare il tempo di scatto, col risultato che l’immagine apparirà troppo scura all’occhio umano, che a differenza dell’esposimetro, “sa” che la neve è bianca.
Per capire come questo sia possibile è necessario fare un passo indietro e chiedersi: come funziona l’esposimetro interno della fotocamera reflex?
Il funzionamento dell’esposimetro
Sicuramente tratteremo più approfonditamente l’argomento in una puntata del video corso, ma per ora ci basta sapere che l’esposimetro vede tutto il mondo come se fosse un pannello grigio, e in particolare con un grigio 18%. In altre parole, questo “pannello” riflette il 18% della luce che gli arriva. Questo perché secondo alcuni studi, un insieme di oggetti riflette la luce “in media” come lo fa un oggetto unico di color grigio 18%. L’esposimetro viene dunque programmato per affermare che un’immagine è esposta correttamente quando vede che la luce riflessa dalla scena è la stessa che si avrebbe con un oggetto grigio al 18%. Questo è il principale limite degli esposimetri TTL (Through The Lens), ossia quelli integrati, che non compiono una misura diretta della intensità della luce (cioé non quantificano i fotoni della luce incidente), ma semplicemente “leggono” la luce riflessa.
Questo abbiamo detto essere giusto nella maggior parte delle situazioni, dove riprendiamo contemporaneamente oggetti bianchi, neri e colorati. Quando però il colore predominante della scena è il bianco, che è visto come luce, o è il nero, che è visto come buio, il discorso del grigio 18% non funziona più, ed è necessario che il fotografo apporti una correzione.
Esempi di come fotografare sulla neve
Facciamo l’esempio di foto con la neve: c’è molto bianco, quindi l’esposimetro crede che ci sia molta luce e tenderà a fare una foto più scura del reale; bisognerà quindi sovraesporre.
Se al contrario volessimo fotografare un cagnolino nero, l’esposimetro penserebbe che la scena sia molto buia, e quindi cercherà di aprire il diaframma o allungare il tempo di scatto. Sarà nostro compito quindi sottoesporre, cioé dire alla macchina che la luce è presente nella scena, ma è il soggetto ad essere molto scuro.
Riassumendo, per fotografare la neve o un soggetto su di essa, consigliamo di applicare una sofraesposizione, così da evitare di ottenere una fotografia scura.
Altri tutorial fotografici
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L'occhio del fotografo
L'Italia è sotto la neve in questi giorni… un buon articolo su come fotografare la neve è il minimo che potevamo offrire a tutti i nostri lettori. 🙂 Avete mai provato a fotografarla?
Carlo Cocuzzo
Una precisazione: quindi l'esposimetro viene ingannato dalla luce riflessa dalla neve perché è di colore bianco e questo rifletterebbe maggiormente la luce? Magari è per lo stesso motivo per cui quando nevica e c'è il sole in piena è come se ci fosse un bagliore fastidioso e si è costretti ad usare gli occhiali da sole! Sbaglio?!
Per avere una risposta corretta dell'esposimetro, dunque, dovrei usarne uno per la misurazione diretta?
Paolo Niccolò Giubelli
Esatto. Hai presente che d'estate se ti vesti di bianco stai più fresco… Il bianco riflette la luce al 100%, mentre il nero allo 0%. La neve obbliga a mettersi gli occhiali da sole anche per via del fatto che i riflessi vengono da ovunque e alla lunga di ubriacano gli occhi. Per quanto riguarda gli esposimetri esterni non abbiamo molta esperienza, ma misurando la luce incidente sicuramente riescono ad essere molto più precisi. Il problema è che se però monti dei filtri o dei moltiplicatori di focale devi comunque aggiustare i conti a mano perché al contrario degli esposimetri integrati (TTL) non vedono quello che arriva sul sensore.
Vincenzo Del Rio
Potrei dire una tavolata, ma usando i filtri, non vado a ridurre di qualche stop la luce. Avrei comunque necessità di mettere mano all’ esposimetro?
Gaetano Abate
Ho provato a fare come dici tu ma le foto sono venute troppo esposte!!!!
Paolo Niccolò Giubelli
Di quanto hai sovraesposto? Che modalità della fotocamera hai usato?
Andrea Vannucchi
ottima spiegazione
Franco Casarsa
interessante
Abi Tahan
intanto vorrei ringraziarvi per i l'aiuto che ci state dando , bravi complimenti .
spesso mi capita davanti a tutti e due i casi , il bianco e il nero , un cane nero che corre sulla neve , qui non cosa devo fare sovraesporre o sottoesporre .
e se ci spiegate anche gli stop come funzionano .
grazie mille , buona domenica a Tutti
Bruno Faccini
Ciao, esatto! Capita anche con soggetti con colori molto scuri. Ti segnalo questa puntata del corso, che parla in maniera molto semplice dei fondamenti dell'esposizione, e dell'argomento degli stop: <a href="https://www.occhiodelfotografo.com/video-corso-di-fotografia-puntata-2-introduzione-allesposizione/" rel="nofollow ugc">https://www.occhiodelfotografo.com/video-corso-di-fotografia-puntata-2-introduzione-allesposizione/</a>
Abi Tahan
Grazieee 🙂
Pasquale Neolinux Maccariello
Grande ragazzi!
Andrea Il Metallurgico
I feed RSS non funzionano più!
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Marco Comentale
Ottimo articolo, sono verità che non vengono mai rivelate e che si notano soltanto acquisendo molta esperienza nella fotografia.
Se si ha l'abitudine di fotografare in raw io penso che convenga sempre fidarsi dell'esposimetro, poi con la post-produzione abbiamo la possibilità di fare qualsiasi tipo di accorgimento.
Marco Comentale
Ottimo articolo, sono verità che non vengono mai rivelate e che si notano soltanto acquisendo molta esperienza nella fotografia.
Se si ha l’abitudine di fotografare in raw io penso che convenga sempre fidarsi dell’esposimetro, poi con la post-produzione abbiamo la possibilità di fare qualsiasi tipo di accorgimento.
Giulio Giuliano Bisson
trovo la spiegazione come fate sempre interessante e chiara
Walter Gibbuz Maffei
magari sono nella sezione sbagliata ma pongo lo stesso la domanda: effetto seta del mare giornata soleggiata cavalletto+impostazione M+ tempo 8 sec. risultato foto bianche…aggiunto filtro ND….ma credo che manchi qualche parametro dove sbaglio? potete aiutarmi riportando i valori che ritenete giusti….con simpatia e ammirazione…!!!
Danilo Leonardi
Ciao e complimenti! É meglio, secondo voi, sovraesporre diminuendo i tempi di scatto o semplicemente aumentando il valore della compenzaziene dell'esposizione (quello segnalato da un'iconcina quadrata con un + e un -)? E che differenze ci sono?
Roberto Faraci
sopratutto con neve e giornata nuvolosa.e capita di vedere una foto tendente al celeste o violacea
Massimo Leone
ciao e complimenti
Martino Balloni
Bisogna vedere ke tipo di misurazione c'è impostata sulla makkina, se spot o matrix, il discorso cambia totalmente…
Paolo Niccolò Giubelli
Ciao Martino! Dipende ovviamente se hai altri soggetti di colori diversi o con una illuminazione diversa nella immagine. Tu che misurazioni usi?
Martino Balloni
Paolo Niccolò Giubelli Quasi sempre spot 😉
Paolo Niccolò Giubelli
Martino Balloni Sei coraggioso!! Io mi appoggio al valutativo di default, e in rari casi uso lo spot!
Aprile Nunzio
Molto interessante questo articolo quindi bisogna verificare le condizioni e poi scattare in manuale cambiando ovviamente l'esposizione per poi avere un giusto risultato,ho capito bene ciao e saluti
Paolo
Bravi
michelangelo
molto interessante questo articolo e brava all’autrice..io sono un fotografo food e ho fatto della mia passione una professione. Questa professione è molto appagante ma anche complessa e vi invito a visitare il mio sito michelangeloconvertino.it per scoprire qualcosa di più