Questa fotografia è stata scattata qualche mese fa mentre tornavo dal lavoro.
Erano circa le sette di sera di un venerdì, subito prima del weekend e le automobili sfrecciavano con sopra i loro conducenti pronti a concedersi un paio di giorni di relax.
Questo è un esempio di lunga esposizione, ottenuta usando un treppiede (gentilmente prestatomi da un collega) e impostando il tempo di esposizione a circa 30 secondi.
L’effetto ottenuto è quello ormai molto celebre in fotografia, ossia uno sfondo statico (la porta della città e gli alberi) corredato da elementi che esprimono dinamismo, ossia le luci delle macchine, che impressionano il sensore formando bellissime scie che disegnano le traiettorie percorse dai veicoli.
E’ immediatamente visibile anche il contrasto tra il rosso di destra e il bianco di sinistra, dovuto al fatto che le auto percorrono la strada nei due sensi.
La prospettiva della foto è molto semplice: la porta della città è perfettamente centrata e lascia intravedere la via principale del centro storico che scompare all’orizzonte verso il punto di fuga centrale.
Una delle cose che mi ha colpito riguardando la foto è l’effetto “a punta di diamante” disegnato nella parte alta della costruzione dalle luci dei fari, che proiettano due ombre simmetriche creando una cuspide tridimensionale assolutamente virtuale. I miei complimenti ha chi posizionato le luci in quel modo!
Mi piace molto anche la luce riflessa dalle foglie gialle dell’autunno proveniente dai lampioni (si vedono soprattutto a destra).
La lunga esposizione, di cui sicuramente parleremo diffusamente in un prossimo articolo, consente di ottenere foto affascinanti, che spesso stupiscono il fotografo stesso. Questo è dovuto al fatto che al contrario di altre situazioni, con questa tecnica la macchina fotografica si comporta in modo decisamente diverso rispetto all’occhio umano, che non è capace di alterare il proprio tempo di esposizione. Insomma, con la fotografia notturna di fatto acquisiamo un nuovo organo sensoriale, capace di regalarci immagini che non possiamo vedere altrimenti.
Stupende………..veramente “ARTE”………..