Ieri pomeriggio, sabato, mi sono recato presso il parco Bassani di Ferrara dove si tiene il Ferrara Balloons Festival. E’ un parco stupendo, molto grande, dove alcuni laghetti si alternano con vasti spazi erbosi, alberi e sentieri sterrati.
E’ dunque il posto ideale per questa rappresentazione, visto che di fatto non è difficile ricavarvi una “pista” per il decollo e l’atterraggio degli aerostati.
Una volta pagato il biglietto di ingresso (3€ solo durante il weekend, valido per tutta la giornata) ho seguito la voce al megafono del presentatore per arrivare appunto alla piazzola transennata dove stavano già iniziando a sistemare le ceste delle mongolfiere con i relativi motori a gas.
Erano circa le 17 e, come da programma, stava terminando l’esibizione dei “Paramotoristi Audaci”, che hanno regalato al pubblico anche una spruzzata in cielo dei colori della nostra bandiera, in onore dei 150 anni dell’unità nazionale. Devo ammettere che ho sempre avuto una certa ammirazione per queste persone che, rette sostanzialmente da un telo colorato, stanno a parecchie decine di metri sospesi nel vuoto con una ventola dietro alla schiena.
Dopo l’atterraggio degli “Audaci”, in realtà avvenuto con qualche difficoltà a causa del meteo non proprio favorevole al volo, i tecnici degli equipaggi hanno iniziato le manovre preparatorie per i voli in mongolfiera.
Il primo passo è il collaudo del bruciatore; di fatto sono due bocchettoni metallici collegati a diverse bombole di gas caricate a bordo. Questi dispositivi emettono fiamme alte anche qualche metro e sono necessari per riempire di gas caldo l’enorme pallone di nylon. Le “ceste”, dette anche gondole, vengono innanzitutto ribaltate a terra e appoggiate lungo un lato. Successivamente vengono dispiegati a terra con cura i palloni, ovviamente sgonfi, che assomigliano a grosse lenzuola di nylon. A questo punto i tecnici sollevano a mano il telo dalla parte più piccola, vicino al bruciatore, per iniziare il gonfiaggio dell’aerostato che avviene appunto con alcune accensioni prolungate delle fiamme. A questo punto i gas di combustione, molto più leggeri dell’aria, iniziano a far distaccare il pallone da terra fino a quando la spinta verso l’alto è tale da far prendere il volo all’aerostato.
Fotograficamente
Ero equipaggiato con il Canon 24-105 e il Sigma 8-16, per cui disponevo di un teleobiettivo e di un grandangolare. Purtroppo non essendo accreditato, non potevo entrare nell’area transennata per scattare fotografie più da vicino.
Ho usato in sequenza entrambi gli obiettivi, che si sono rivelati utili nelle varie fasi del pomeriggio.
Durante il volo dei Paramotori ho usato il 24-105 per poter riprendere il più da vicino possibile i velivoli. La flessibilità di questo zoom mi ha consentito però di riprendere anche l’intera formazione a focali più basse. Più uso questo obiettivo più mi rendo conto della sua versatilità, anche se come al solito in queste manifestazioni i 105mm tendono a diventare un po’ stretti. Ho apprezzato molto il range 24-65mm durante gli scatti alle formazioni, specialmente nei momenti dell’esibizione “tricolore”.
Lo stesso obiettivo mi è stato utile poi nelle operazioni preliminari di collaudo che, per la verità, venivano effettuate a molti metri di distanza dalla mia postazione (anche per motivi di sicurezza). Ho utilizzato il Sigma 8-16 solo per riprendere il gonfiaggio della mongolfiera che avevo davanti a me, dato che quest’ultima occupava un angolo di campo molto vasto. Sicuramente se fossi stato un fotografo accreditato, avrei usato molto di più questo obiettivo, che mi avrebbe consentito di fotografare in primo piano, da molto vicino, le mongolfiere ottenendo prospettive un po’ più originali.
Poco prima del decollo ho rimontato in gran velocità il 24-105, pronto per catturare i coraggiosi turisti sospesi nel vuoto e le mongolfiere già libere in aria. Usando i 24 mm ho comunque potuto scattare diverse fotografie anche durante gli ultimassi istanti del gonfiaggio dei palloni un po’ più lontani.
Per quanto riguarda la luminosità, ho sicuramente potuto approfittare di una illuminazione abbondante e non troppo dura (a metà settembre anche alle 17 si possono già fare ottimi scatti). Ho potuto quindi usare i miei valori di diaframma preferiti, ossia f/8 per il 24-105 e f/11-f/13 per il grandangolare, con tempi di scatto piuttosto rapidi (1/250 in media, fino anche 1/400) e ISO 200.
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bravissimi,ma non riesco ad aprire le vostre foto 🙁 non capisco il perchè.ancora complimenti ragazzi siete davvero bravi
bravissimi,ma non riesco ad aprire le vostre foto 🙁 non capisco il perchè.ancora complimenti ragazzi siete davvero bravi
belle
Ho aggiunto anche le mie foto delle mongolfiere, spero vi piacciano!
belle
Ho aggiunto anche le mie foto delle mongolfiere, spero vi piacciano!