Fotografi al tempo del Corona Virus

Ci sono momenti in cui senti che la Storia (sì, quella con la S maiuscola) si è messa a scrivere un nuovo paragrafo o forse addirittura un nuovo capitolo. Era chiaro per esempio mentre guardavamo attoniti gli aerei schiantarsi contro le Twin Towers l’11 settembre 2001 e lo è chiaro anche in questi giorni mentre guardiamo le conferenze stampa del Presidente del Consiglio dei Ministri che ci chiede di prolungare la quarantena, ipotizzando sforzi economici e finanziari che non hanno precedenti.
Quando la Storia bussa alla porta, qualcosa cambia nella vita di tutti noi. I nostri sguardi lasciano trasparire l’incertezza, lo smarrimento di fronte all’interrompersi della routine sotto i colpi di qualcosa che è entrato all’improvviso nel nostro mondo. Sappiamo che cambieranno le nostre abitudini, ma ancora non sappiamo come.
Sono esattamente questi i momenti in cui un fotografo ha l’occasione di imprimere in un’immagine il senso di una fase storica. Il problema è che il fotografo si deve poter muovere tra la gente e oggi questo non ci è concesso, ed è bene attenersi alle regole. Però qualche uscita di casa ancora è necessaria: quando andiamo a fare la spesa, quando andiamo in farmacia o quando – chi deve o può – andiamo al lavoro. Oggi lo smartphone è la macchina fotografica che consegnerà a chi verrà dopo di noi i ricordi della prima vera grande pandemia del mondo globalizzato, quindi nel rispetto dei limiti di sicurezza e solo se si è già fuori per altri motivi, non perdere l’occasione di fare la tua parte!
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